Era una Domenica pomeriggio d’inverno.
Raramente lavoriamo di Domenica, ma quel giorno c’erano delle cose urgenti da sbrigare per l’indomani.
Finito di lavorare stavo spegnendo le luci, quando ecco entrare una coppia di persone.
Questo preambolo per dire come a volte il caso ci riservi delle bellissime sorprese, quelle persone, oltre che dei clienti affezionati, sarebbero diventati degli amici.
Ricordo che rimasero subito colpiti dalla cucina che avevamo in esposizione chiacchierammo un po’ e fissammo un appuntamento per un sopralluogo nella loro casa, per vedere se, più che inserire dei mobili a forza negli spazi esistenti, sarebbe stato saggio operare una riconfigurazione degli spazi.

 

IL PROGETTO

La casa aveva una pianta classica, un corridoio centrale che dall’ingresso distribuiva gli spazi giorno a destra e sinistra, fino ad arrivare alla zona notte; lungo il corridoio un pilastro interrompeva la continuità delle pareti.
Inoltre era presente un camino, che nelle intenzioni dei committenti sarebbe stato da demolire, noi invece quando vediamo un camino, cerchiamo di salvarlo in tutti i modi. Chiamateci il WWF della canna fumaria 😉

Oltre all’amore per i camini abbiamo un odio profondo per i pilastri che spuntano dai muri.

 

 

Quindi avevamo quattro punti da cui partire.

  • Inserire in maniera sensata una cucina che non era stata progettata per quello spazio;
  • Esaltare al massimo la spazialità;
  • Nascondere i pilastri;
  • Salvare il camino

La soluzione fu quella di creare un corpo centrale alla zona giorno, dove fossero accorpate tutte le armadiature, con il camino che sarebbe diventato il fulcro della nuova distribuzione ad “U”.

 

Questa parete, dal lato ingresso, avrebbe avuto un armadio in nicchia come appendi abiti ed una console svuota-tasche, dal lato opposto avrebbe ospitato le colonne della cucina che, andando verso la zona living, lasciavano il posto ad una dispensa in rovere nodato ed a una nicchia con cassettiera e mensole che avrebbero svolto i ruolo di elemento di mediazione fra cucina, soggiorno e zona notte.

 

UNO SPAZIO DA COSTRUIRE CON CALMA, IN BASE ALL’ESPERIENZA

Tolte la parete centrale e la cucina, riconfigurata ed integrata con nuovi elementi, che avrebbero rappresentato l’ossatura dell’ambiente, il resto dello spazio era un foglio bianco, dagli spazi generosi, che gli abitanti avrebbero potuto esplorare e plasmare in base alle proprie esigenze, semplicemente vivendoci.
Decidemmo quindi, in prima battuta, di utilizzare il vecchio mobilio per avere il tempo di sperimentare questo nuovo spazio.
Infatti, si ritenne di intervenire, invertendo lo spazio dedicato al pranzo con quello dedicato al relax.
Da lì inserimmo un mobile da Tv dalle tinte decise.
Ci innamorammo di quel turchese quindi decidemmo di usarlo per ricolorare la vecchia consolle in noce e darle un aspetto più contemporaneo.
Infine, quando è stato il momento ed abbiamo trovato quello giusto, abbiamo inserito un magnifico divano.

 

Abbiamo scritto questo articolo, non per dirvi che ci mettiamo degli anni per arredarvi casa, ma per cercare di trasmettervi come non sia il brand a fare la differenza, ma un buon progetto, un uso razionale degli spazi ed il “mestiere” che permetta alla vostra casa di essere bella, accogliente, unica e di durare nel tempo.